Nel corso di questi anni il valore della Resilienza della Garbatella è diventato non solo un assunto etico ma anche una messa in gioco con impegno lungimirante, ispiratrice gemmabile e replicabile. Per questo è per noi un onore poter condividere quanto raggiunto oggi di quella promessa, il rigore professionale e artistico permane alla base delle emozioni che ci hanno guidato sino a qui nella speranza di poter raccogliere ogni consiglio e suggerimento, collaborazione nella forma e modalità più congeniali. 

Quel mazzo di fiori in una bottiglia di plastica posata per la prima volta davanti alla Pietra di Fondazione da alcuni ragazzi ventun’anni fa e ora con i capelli bianchi, era una scommessa di dedizione a vie a volte generose altre persino ingrate, il cui destino era e è influente sul nostro  così come il destino di ogni Terra su quello di chi vi è nato. Il messaggio contenuto era una semplice intuizione che ha reso la programmazione culturale iniziata nell’angolo di un quartiere a essere oggi la più amata della Capitale e fra le più conosciute della Regione Lazio e non solo, citata a ogni edizione dai media della carta stampata e internet ha permesso di rendere una ricorrenza un ragionamento sulla qualità di ciò che viviamo e su cui poggiano gli sguardi e le riflessioni sul presente e sul futuro.

 

È nostra tradizione dedicare ogni edizione ad un tema di riflessione da sviluppare nei contenuti degli eventi, questa edizione del Centenario è dedicata a “Uniti da Cent’anni” volendo alludere all’importanza della cura e tutela delle trame del tessuto sociale che ogni Comunità può e deve tutelare.

Il Manifesto valoriale del Centenario